Carlo Collodi è solo uno pseudonimo di Carlo Lorenzini, quest' ultimo decise di cambiare il suo cognome in Collodi per ricordare il nome del paese natale della madre.
All' inizio era un impiegato e poi un giornalista, nel 1848 partecipò come volontario alla prima guerra d' indipendenza e nel 1859 alla seconda.
Era un sostenitore di Giuseppe Mazzini: voleva un' Italia unita, libera e repubblicana. Iniziò poi a tradurre le fiabe di Perrault e di altri autori francesi. Nel 1876 scrisse due libri per ragazzi: Minuzzolo e Giannettino.
Il 7 luglio 1881 il primo numero de "Il giornalino per bambini" conteneva la prima puntata della Storia di un burattino.
Nel 1883 le puntate di Pinocchio furono raccolte in un volume intitolato Le avventure di Pinocchio.
Collodi morì nel 1890.
LA FORTUNA DEL LIBRO
Nel 1926 erano state vendute già 2 milioni di copie di questo racconto.
Ancora oggi Pinocchio e' uno dei libri più venduti e letti nel mondo, è stato tradotto in 260 lingue e dialetti tra cui il napoletano e il sardo.
Basandosi sulle avventure del burattino sono stati creati molti spettacoli teatrali, cinematografici e televisivi, tra cui numerosi film.
L' ultimo film è uscito nel 2002 ed è stato creato da Roberto Benigni.