La religione Induista

I RITUALI INDUISTI

Gli induisti onorano le loro divinità nei templi ma soprattutto nei santuari domestici attraverso riti particolari.
Il culto domestico avviene nel santuario di casa che è costituito da una stanza o da un altare dove sono esposti dei rametti di tulsi, di basilico, associato a Vishnu. Il ruolo di guida spetta al capofamiglia detto grihastha.
Il culto domestico comprende elementi usuali come l’incenso, le candele accese e offerte di cibo e denaro, oltre alle preghiere rituali e spontanee. Esso può essere quotidiano ma il giovedì viene considerato il giorno più favorevole.
L'immagine del Dio è unta di profumo, le si offrono fiori, si bruciano le candele di legno di sandalo, vengono accese le lampade e viene offerto il cibo. Tutto questo è accompagnato da formule rituali.
Le festività religiose principali del calendario induista sono Holi o cerimonia per la fertilità, a Marzo, Diwali celebra il ritorno di Rama dall’esilio ed è la festa per la prosperità-ricchezza che la dea Lakshmi porta visitando le case.
Dusserah dura 9 giorni e celebra la vittoria del bene sul male.
Gli elementi delle feste induiste sono rang=colore ras=danza e rag=canto.
Tutta la catena dell'Himalaya ma in particolare il monte Kailash è montagna sacra dell'Induismo perchè da esso sorge la Madre Ganga, il Gange, che attualmente è considerato il più importante dei fiumi sacri dell'India.
Il pellegrinaggio ai luoghi sacri ha il significato simbolico della purificazione, del passaggio della vita, orienta l'anima hindu a ricuperare lo spazio sacro, sorgente di essere, luogo di incontro tra ciò che è temporale e ciò che è eterno. 


CARTINA

LA NON VIOLENZA E LA DIETA VEGETARIANA

Ahimsâ è un concetto che raccomanda la non-violenza e il rispetto per tutte le forme di vita. Molti induisti praticano il vegetarismo come una forma di rispetto per ogni forma di vita esistente. Esso inoltre è raccomandato per le sue virtù purificatrici come un modo di vivere sano e igienico. Il 40% della popolazione indiana adotta una dieta vegetariana, questa dieta è basata principalmente su latte e vegetali; qualcuno evita anche l'aglio e la cipolla poiché si crede abbiano proprietà nocive. Gli induisti che mangiano la carne per lo più si astengono dal consumo di carne bovina e dall'utilizzo di prodotti come il cuoio. La maggior parte degli indù considera infatti la mucca come il miglior esempio della benevolenza degli animali e, poiché è l'animale più apprezzato per il latte, è riverito e rispettato come una madre. Di conseguenza nella maggior parte delle città sante indiane è vietata la vendita di carne di mucca.

LE FESTE


Nell'induismo vi sono feste con un valore propiziatorio associate alle stagioni, ai periodi della semina e del raccolto, e perciò legate al particolare ambito geografico e climatico dell'India, la terra dove l'induismo si è tramandato per millenni e tali feste, avendo un carattere più popolare, mutano anche da zona a zona. Vi sono altre festività, mantenute inalterate grazie alla cultura familiare, che trovano espressione nei culti domestici, assumendo caratteri diversi a seconda della tradizione seguita dalla famiglia stessa. Ma, in particolare, esistono festività che, per il loro preciso significato religioso e spirituale, sono celebrate da qualsiasi indù di qualsiasi nazionalità, in qualsiasi parte del mondo. Le feste religiose dell'anno liturgico hindu sono quasi tutte sulla base del calendario lunare, che colloca l'inizio dell'anno, a seconda delle zone, o nel primo giorno di luna crescente del mese di Caitra (marzo-aprile), oppure nel medesimo giorno del mese di Karttika (ottobre-novembre) e che, sempre a seconda delle zone, fa terminare i mesi con il giorno di luna piena. Fra ottobre e novembre, cade un'altra festa molto popolare, apprezzata per l'atmosfera molto suggestiva che riesce a creare; il suo nome, dipavali o divali, che significa "fila di lucerne", allude alla luce come simbolo del bene e della sua vittoria sulle forze del male simboleggiate dalle tenebre. Nella notte si accendono migliaia di lucerne, che si dispongono sulle terrazze, sui davanzali e davanti alle soglie delle case.