I RITUALI INDUISTI
Gli induisti onorano le loro divinità nei templi ma soprattutto nei santuari domestici attraverso riti particolari.
Il culto domestico avviene nel santuario di casa che è costituito da una stanza o da un altare dove sono esposti dei rametti di tulsi, di basilico, associato a Vishnu. Il ruolo di guida spetta al capofamiglia detto grihastha.
Il culto domestico comprende elementi usuali come l’incenso, le candele accese e offerte di cibo e denaro, oltre alle preghiere rituali e spontanee. Esso può essere quotidiano ma il giovedì viene considerato il giorno più favorevole.
L'immagine del Dio è unta di profumo, le si offrono fiori, si bruciano le candele di legno di sandalo, vengono accese le lampade e viene offerto il cibo. Tutto questo è accompagnato da formule rituali.
Il culto domestico avviene nel santuario di casa che è costituito da una stanza o da un altare dove sono esposti dei rametti di tulsi, di basilico, associato a Vishnu. Il ruolo di guida spetta al capofamiglia detto grihastha.
Il culto domestico comprende elementi usuali come l’incenso, le candele accese e offerte di cibo e denaro, oltre alle preghiere rituali e spontanee. Esso può essere quotidiano ma il giovedì viene considerato il giorno più favorevole.
L'immagine del Dio è unta di profumo, le si offrono fiori, si bruciano le candele di legno di sandalo, vengono accese le lampade e viene offerto il cibo. Tutto questo è accompagnato da formule rituali.
Le festività religiose principali del calendario induista sono Holi o cerimonia per la fertilità, a Marzo, Diwali celebra il ritorno di Rama dall’esilio ed è la festa per la prosperità-ricchezza che la dea Lakshmi porta visitando le case.
Dusserah dura 9 giorni e celebra la vittoria del bene sul male.
Gli elementi delle feste induiste sono rang=colore ras=danza e rag=canto.
Dusserah dura 9 giorni e celebra la vittoria del bene sul male.
Gli elementi delle feste induiste sono rang=colore ras=danza e rag=canto.
Tutta la catena dell'Himalaya ma in particolare il monte Kailash è montagna sacra dell'Induismo perchè da esso sorge la Madre Ganga, il Gange, che attualmente è considerato il più importante dei fiumi sacri dell'India.
Il pellegrinaggio ai luoghi sacri ha il significato simbolico della purificazione, del passaggio della vita, orienta l'anima hindu a ricuperare lo spazio sacro, sorgente di essere, luogo di incontro tra ciò che è temporale e ciò che è eterno.
CARTINA
Il pellegrinaggio ai luoghi sacri ha il significato simbolico della purificazione, del passaggio della vita, orienta l'anima hindu a ricuperare lo spazio sacro, sorgente di essere, luogo di incontro tra ciò che è temporale e ciò che è eterno.
CARTINA
LA NON VIOLENZA E LA DIETA VEGETARIANA
Ahimsâ è un concetto che raccomanda la non-violenza e il rispetto per tutte le forme di vita. Molti induisti praticano il vegetarismo come una forma di rispetto per ogni forma di vita esistente. Esso inoltre è raccomandato per le sue virtù purificatrici come un modo di vivere sano e igienico. Il 40% della popolazione indiana adotta una dieta vegetariana, questa dieta è basata principalmente su latte e vegetali; qualcuno evita anche l'aglio e la cipolla poiché si crede abbiano proprietà nocive. Gli induisti che mangiano la carne per lo più si astengono dal consumo di carne bovina e dall'utilizzo di prodotti come il cuoio. La maggior parte degli indù considera infatti la mucca come il miglior esempio della benevolenza degli animali e, poiché è l'animale più apprezzato per il latte, è riverito e rispettato come una madre. Di conseguenza nella maggior parte delle città sante indiane è vietata la vendita di carne di mucca.LE FESTE