Martin Luther King nacque il 15 Gennaio 1929 ad Atlanta, in Georgia. La sua famiglia era composta dai genitori, da una sorella piùgrande,Willie Christine, e da un fratello più giovane, Alfred Daniel. King crebbe ad Atlanta, e quando venì a conoscenza, durante l'adolescenza, dei i soprusi a cui doveva sottostare la comunità afroamericana, decise di dedicarsi in futuro al riscatto dei suoi fratelli: voleva diventare medico o avvocato.Il padre consigliò invece al figlio di diventare reverendo come lui e così King iniziò il suo percorso di studi religiosi. A venticinque anni Martin Luther King diventa il pastore in una delle città del Sud America dove la situazione razziale era tra le più dure.La situazione di segregazione e negazione dei più elementari diritti civili alla comunità nera aveva già portato a iniziative di protesta, spesso violente. Nel marzo del 1955 Claudette Colvin, una studentessa quindicenne, si rifiutò di cedere il proprio posto a sedere (nel settore riservato ai bianchi sui bus) ad un uomo bianco. Il caso venne messo al giudizio di una commissione della comunità afroamericana, in cui siedeva anche King il quale, assieme agli attivisti Edgar Nixon e Clifford Durr, decise di non prendere iniziative. Dopo soli nove mesi il caso si ripete, ma stavolta l'arresto di Rosa Parks, accusata di aver violato le leggi sulla segregazione, fa scaturire la rivolta dei neri. L'impegno politico vero e proprio di King inizia la notte del 1º dicembre 1955: Rosa Parks (già appartenente al Movimento per i Diritti Civili americano) si rifiuta di abbandonare il proprio posto, destinato ai soli passeggeri bianchi ma l'unico rimasto libero, sull'autobus che la riporta a casa. Il conducente dell'autobus di fronte al rifiuto della donna ferma il veicolo e chiama la polizia. Rosa Parks viene arrestata e incarcerata.In un primo momento la notizia del sopruso scatenò una reazione violenta da parte della comunità nera di Montgomery, e la polizia reagì agli incendi degli autobus e alle vetrine fracassate sparando. Ma quella stessa notte cinquanta leader della comunità afroamericana, guidati da Martin Luther King, si riunirono per decidere le azioni da intraprendere per reagire all'accaduto. King propose di affrontare la situazione in modo radicalmente diverso: attuare un sistema di protesta non violento, basato sulla resistenza passiva. La riunione serale del 5 dicembre alla chiesa battista di Holt Street fu un successo, così come il boicottaggio dei mezzi pubblici, che assunse proporzioni sempre più vaste man mano la notizia si diffuse: la comunità afroamericana si spostava come poteva, a piedi o con l'aiuto di tassisti e liberi cittadini che si prestavano volentieri alla protesta.
La rabbia della comunità bianca aumentò sempre di più, fino a sfociare nella violenza, al punto che venne scagliata una bomba nella casa di King: tempo dopo con il pretesto di eccesso di velocità venne addirittura arrestato e incarcerato. Intanto la notizia della protesta cominciò a riscuotere consensi anche fuori dall'Alabama, e il movimento afroamericano ricette fondi e sostegno morale perfino dal Giappone e dalla Svizzera.
Il 13 novembre 1956, la Corte Suprema degli Stati Uniti dichiarò fuorilegge (con approvazione unanime) la segregazione razziale sui mezzi di trasporto pubblici in quanto incostituzionale. L'ordine della Corte suprema arrivò a Montgomery il 20 dicembre 1956, ed il boicottaggio dei bus finì il giorno successivo, dopo ben 385 giorni.La decisione dei tribunali, accolta con entusiasmo dalla comunità nera, provocò rabbia e sgomento negli attivisti bianchi più estremisti, tanto che si verificano molte violenze, tra le quali si ricordano i lanci di bombe nelle chiese e nelle case di molti pastori, tra cui l'amico di Luther King Ralph Abernathy.
Nel 1957, King, assieme a Ralph Abernathy ad altri attivisti per i diritti civili della comunità afroamericana, fondarono la Southern Christian Leadership Conference (SCLC). L'obiettivo di questa associazione era di organizzare in modo chiaro e dare un'autorità di riferimento al movimento per i diritti. Sulla scia dei primi successi della SCLC King diventò il leader del movimento per i diritti civili dei neri americani: la sua linea politica non violenta, soprattutto nei primi anni di protesta, ottenne ottimi risultati e il consenso di gran parte degli attivisti e dei membri della comunità afroamericana.Nel 1958, mentre firmava alcune copie del suo libro
Stride toward freedom in un negozio di Harlem, fu gravemente pugnalato al petto, con un tagliacarte, da Izola Curry, una squilibrata donna di colore.